mercoledì 27 gennaio 2021

Seminario “Navigare i sogni – Dalla sceneggiatura al cortometraggio"

Premessa

Ho partecipato il giorno 23/01/21 ad un seminario sulla realizzazione di un cortometraggio organizzato dall’Università IUSVE tenutasi sulla piattaforma online di Zoom.

I vari interventi dei realizzatori del cortometraggio si sono svolti anch'essi sulla piattaforma di Zoom dove il regista, la sceneggiatrice e altre persone parlavano della realizzazione del film.

Chi ha organizzato l’evento

L'evento è stato organizzato dall’università IUSVE con sede a Mestre e Verona, ISMU, Tunuè, Emergency. Gli insegnanti mi hanno iscritto per partecipare ad una attività di Educazione civica con un focus sulla realizzazione di un cortometraggio perché durante la quarta superiore ci dedichiamo allo studio del video e alle sue sfaccettature.

L'intero evento è innanzitutto iniziato con una diretta streaming su Youtube della durata di circa 50 minuti per poi spostare gli spettatori in diverse stanze di Zoom dove si è parlato di diversi argomenti a seconda della stanza.

La sessione plenaria

Questa manifestazione è avvenuta per sensibilizzare i più giovani sul tema della guerra, in modo tale da giungere alla conclusione del progetto di Educazione alla Cittadinanza Globale "NO ALLA GUERRA - per una società pacifica e inclusiva rispettosa dei diritti umani e della diversità fra i popoli.

A parlare di ciò, sono intervenute Laura Silvia Battaglia, Rossella Miccio di Emergency ed Emanuele Di Giorgi.

Laura Silvia Battaglia è una documentarista che ha raccontato della sua storia nel 2016 di quando è andata in un ospedale per i bambini reduci dalle guerre e delle sensazioni che lei ha provato quando un bambino è morto di fame davanti ai suoi occhi mentre lo teneva tra le braccia.

Rossella Miccio invece, è la presidente di Emergency che ha esposto al pubblico che cosa fa Emergency, ovvero aiutare le vittime delle guerre costruendo ospedali, sale operatorie e ambuatori.

Emanuele Di Giorgi infine, è uno dei fondatori della casa editrice Tunuè che ha da poco pubblicato in collaborazione con Emergency il libro "i colori di una vita" e hanno anche indotto un concorso nelle scuole per la realizzazione di un racconto riguardante i temi dell'immigrazione durante la guerra, in modo da, successivamente, realizzare un film con la storia vincitrice.

Il workshop

L'ente promotore del cortometraggio è Emergency, mentre la sceneggiatura del film "Capitan Didier" è di Roberta Palmieri, che ha vinto la seconda edizione di "Una storia per Emergency", ovvero il bando per sceneggiature di cortometraggi sui temi della pace dedicato a ragazzi dai 18 ai 25 anni.

Il film "Capitan Didier", racconta la storia di un bambino subsahariano, Didier, con il sogno di costruire una barca fatta utilizzando i cartoni della pizza per cercare di tornare dalla madre, rimasta nel loro luogo d'origine. Suo padre Amir, ogni sera torna a casa con una pizza per aiutare suo figlio a completare il lavoro, ma una notte una tempesta allagò e distrusse la barca di Didier.

La regista del film è Margherita Ferri mentre il produttore esecutivo è Leonardo Godano

Durante la registrazione del film, la regista ha scontrato vari problemi. Uno di questi sono per colpa degli effetti speciali, dato che hanno un elevato costo. Per riprendere una scena di pioggia, avevano affittato un autobotte per la pioggia ma sfortuna vuole che quello stesso giorno ha piovuto  per davvero quindi hanno pagato l'autobotte nonostante ciò e non potevano controllare la vera pioggia.

Conclusioni

In conclusione, tra i vari interventi che ci sono stati durante il workshop, quello che mi è piaciuto di più è stato quello di Margherita Ferri, dove ha raccontato delle varie problematiche che il team ha riscontrato durante le riprese del film. E' stato l'intervento più interessante per me perchè mi ha fatto capire cosa si cela dietro alla creazione di un film e dei vari problemi che si possono riscontrare e come risolverli e mi ha insegnato a dedicare tutto me stesso nella realizzazione dei miei progetti.

Fonti





martedì 26 gennaio 2021

Sonda Cassini

 INTRODUZIONE

Per questo lavoro ho dovuto realizzare un video di tipo documentaristico riguardante la fine del viaggio della sonda Cassini attorno a Saturno.
Dopo aver visto uno spezzone di documentario, abbiamo dovuto rifarlo noi stessi in maniera più o meno simile all'originale potendo comunque scegliere canzone e clip da utilizzare, tranne alcune clip specifiche come ad esempio i discorsi dei partecipanti alla missione oppure l'inserimento di un effetto sonoro specifico da utilizzare quando si utilizza una clip in particolare.

SCELTA DELLE CLIP, DELLA CANZONE E DEL FONT

La canzone che ho scelto era la stessa del documentario originale ovvero "Don't stop me now" dei Queen perchè mi sembrava la più adatta al tema da affrontare e alle clip da utilizzare.

Le clip che ho inserito erano collegate al ritmo della canzone e a quello che gli esperti dicevano nelle loro clip di riferimento.
All'inizio del video, la canzone aveva un ritmo molto lento e quindi ho inserito delle clip di presentazione della sonda Cassini. Invece, durante il ritornello ho inserito i discorsi degli astronomi con alcune clip che mostravano quello che loro stavano dicendo mentre verso la fine, la canzone ha ripreso il ritmo lento e calmo e quindi ho inserito la clip della morte della sonda su Saturno.

All'inizio e alla fine del video abbiamo dovuto inserire dei Bumper Grafici utilizzando i font che i professori ci avevano consegnato e renderli il più simili possibili a quelli del video originale.
Inoltre, quando gli astronomi parlavano, dovevamo inserire in basso a sinistra il loro nome, la loro professione e il logo della nasa utilizzando effetti vari e lo strumento "scala".

MONTAGGIO VIDEO

Per il montaggio del video, ho cercato di inserire le varie clip a tempo con la musica e ho cercato di rendere l'intero video il più simile possibile all'originale.
Per questo video mi sono servito degli strumenti "taglia" , "opacità" e "penna" che mi sono serviti per rendere più godibile agli occhi l'intero girato.
Lo strumento "taglia" mi è servito per eliminare le parti di clip che non erano necessarie ai fini del video.
Lo strumento "penna" e "opacità" invece mi sono serviti per effettuare effetti visivi all'interno e alla fine del video e per ridurre il volume della musica quando gli astronomi parlavano.
Inoltre, durante i discorsi degli esperti, ho dovuto abbassare il volume della musica fino a -24 per far si che fosse appena udibile così da risaltare la voce degli astronomi. Dopodichè ho rialzato il volume per dare una sensazione di transito tra i vari discorsi. 

ESPORTAZIONE

Per l'esportazione, ho dovuto utilizzare il formato .mp4. Inoltre, il video non doveva durare più di 3min e 15sec e non doveva superare i 300mb di spazio. Per fare ciò, ho dovuto abbassare il bitrate del video a 15 in modo da rientrare perfettamente nelle istruzioni date.

CONCLUSIONI

In conclusione, questo lavoro mi è servito per migliorare a gestire un gran numero di livelli e mi è servito per imparare a sovrapporre più clip una sopra l'altra in modo da rendere il video ugualmente godibile alla vista dello spettatore.







Surf to fly

INTRODUZIONE

Per questo lavoro ho dovuto editare un reportage musicale riguardante persone che si esibiscono sull'hoverboard e il flyboard al mare o in parchi di divertimento.
Ci è stato assegnato il compito di scegliere una canzone a nostro piacimento che sia inerente al tema del video e successivamente inserire varie clip raffiguranti queste persone a tempo con la musica scelta.

La canzone che ho scelto è "Summer" di Calvin Harris perchè dato che le varie clip riguardavano l'acqua e il divertimento, mi è venuta in mente questa canzone che parla appunto dell'estate.

SCELTA DELLE CLIP E FONT

Dato che la canzone da me selezionata aveva un ritmo molto movimentato, ho dovuto scegliere delle clip che fossero abbastanza frenetiche da combaciare perfettamente con il timing della canzone. I professori ci hanno dato due tipologie di clip da utilizzare: una tipologia aveva una risoluzione migliore rispetto ad altre quindi se si volevano inserire, bisognava modificare la loro grandezza per far si che entrassero completamente nel video.

Inoltre, all'inizio e alla fine del video bisognava inserire dei Bumper grafici, ovvero dei loghi animati, riguardanti l'evento "Surf to Fly" e aggiungere ad essi degli effetti di opacità oppure transizioni varie.

Infine, ci è stato chiesto di inserire con un font a piacimento il luogo e la data dell'evento.
Come Font non ho utilizzato uno già presente all'interno del computer ma l'ho scaricato da internet e si chiama "Super Mario 286".
Ho deciso di utilizzare questo font perchè quelli già impostati nel computer non erano riusciti ad attirare la mia attenzione e inoltre volevo utilizzare un font che nessuno avrebbe mai utilizzato.

MONTAGGIO VIDEO

Per il montaggio video ho cercato di restare per il più tempo possibile a tempo con la musica di sottofondo e rendere il video molto movimentato e frenetico. Per fare ciò, mi sono servito degli strumenti "taglia", "penna" , "scala" e  "opacità" .
Lo strumento "taglia" mi è servito per eliminare le parti di clip che ritenevo non idonee per il video, mentre lo strumento "penna" e lo strumento "opacità" mi sono serviti per creare delle dissolvenze sia al video, che all'audio, in modo da rendere il cambio scena più godibile agli occhi.
Inoltre, per non rendere la colonna sonora un problema, ho abbassato il volume a -6 in modo da non renderla ne troppo alta ma nemmeno troppo bassa
Infine, lo strumento "scala" mi è servito per inserire correttamente le clip con la risoluzione maggiore e mi è servito per inserire all'interno della stessa scena più clip in modo da dare più azione a quel frangente di video.

ESPORTAZIONE

Per l'esportazione, ho dovuto utilizzare il formato .mp4 con codec h.264 e per fare in modo che il video non superasse i 100mb richiesti, ho dovuto abbassare il bitrate del video.

CONCLUSIONI

In conclusione, questo lavoro mi è servito per imparare ad utilizzare al meglio i vari strumenti di Premiere e mi ha insegnato a non ridurre il carico di lavoro all'ultimo minuto perchè si rischia di commettere errori che, per mancanza di tempo, non possono essere corretti.